«Ciao!»
«Siediti»
«Cosa
prendi?»
«Già
fatto»
«Potevi
aspettarmi...»
«Dì
tu cosa vuoi»
«E'
lo stesso»
«Per
favore porti alla signora un cappuccio senza schiuma e una brioche
vuota»
«Non
dimentichi...»
«Cosa
volevi dirmi?»
«Ma
niente, solite menate.»
«Allora?»
«I
ragazzi che non ci sono mai, i genitori sempre più in
difficoltà, quell'uomo sempre più distante»
«L'hai
voluto tu»
«Sì,
certo. Sai bene perché»
«Ribadisco,
e allora?»
«Allora
niente. Mi faceva piacere vederti»
«Di
fronte o di profilo?»
«Non
c'è più nulla fra noi?»
«Non
quello che vuoi tu»
«Sei
stupido e ostinato.»
«Non
sei obbligata. Amici mai.»
«Non
hai bei ricordi?»
«Ho resettato tutto»
«Ho resettato tutto»
Lei inzuppa la
brioche nel cappuccio. Lui fa finta di finire un articolo ma le vede
le lacrime.
«Hai
bisogno di qualcosa?»
«Non
sei più capace a darmi nulla»
«Tu
mi hai reso così. Peggio per te»
Si alza innervosita
e va a prendere lo scooter.
“Idiota”
“Imbecille.
Potevamo ancora condividere tante cose.”